mercoledì 13 febbraio 2013

Il Sole 24 Ore 18.11.12
Inclassificabile machiavellico
di Gabriele Pedullà

qui segnalazione di Noemi Ghetti
Altritaliani.net 2.5.12
Gramsci nel “cieco carcere” degli eretici
di Noemi Ghetti
qui

BabylonPost 31.1.13
L'anno di Machiavelli. Alla scoperta del vero Principe
di Noemi Ghetti
qui
Formiche.net 11.2.13
Tamburrano: Meritoria opera di Lo Piparo su Gramsci
di Carlo Patrignani

qui

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continua il dibattito che smentisce le trame filo-togliattine e vaticane dei "marxisti ratzingeriani" come Vacca, Tronti e compari
Corriere 11.2.13
Gramsci e il «taccuino scomparso» prove inoppugnabili, non scoop
di Luciano Canfora
sabato scorso su Repubblica:
Repubblica 9.2.13
Il Quaderno di Gramsci? E’ solo voglia di scoop
Joseph Buttigieg interviene sulla polemica del taccuino scomparso del filosofo
di Simonetta Fiori
 
su spogli
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In attesa dell'incontro con Donzelli che avrà luogo a Roma venerdì 15 febbraio (vedi qui sopra)
l’Unità 13.2.13
Quaderno rubato: solo gioco e non un fuoco
di Bruno Gravagnuolo

La Sicilia 8.2.13
Gramsci, il quaderno che non c’è
Franco Lo Piparo ricostruisce nel saggio “L’enigma” la vicenda misteriosa dei fascicoli numerati
di Sergio Caroli


L’Avvenire 8.2.13
Continua la caccia al quaderno perduto
Ma in questione c’è il pensiero di Gramsci
di Alessandro Zaccuri


Il Giornale 10.2.13
Intervista a Franco Lo Piparo
“Manca un quaderno di Gramsci. Ci sono le prove (filologiche)”
di Fabrizio Ottaviani
i tre articoli segnalati qui sopra sono disponibili qui

venerdì 8 febbraio 2013

SULL'UNITA', SABATO 2 FEBBRAIO:




















Claudio Sardo, il direttore dell'Unità (sic!),  sabato 2 febbraio, nel giorno in cui il quotidiano  esce con LEFT - che nel numero della settimana precedente aveva pubblicato l'articolo di Maria Gabriella Gatti sul così detto "aborto post natale" (vedi qui sopra), scriveva:
«... oggi è il Pd il partito più votato dai cattolici praticanti
... rafforzare l’identità di partito di «credenti e non credenti»
... il personalismo e il solidarismo cristiano sono stati, e sono tuttora, alimento fondamentale della cultura della sinistra.
... il valore della vita è oggi un prisma con molte facce: la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale...
... il cristianesimo (è) la radice principale della civiltà europea e occidentale
.... i cattolici possono aiutare la sinistra ad essere sinistra»
mah!!! Il suo articolo di oggi qui di seguito:
l’Unità 2.2.13
La sfida dei cattolici a sinistra
di Claudio Sardo

qui

l'immagine di Piazza San Pietro è opera di Edoardo Baraldi

SULL'UNITA', MARTEDI 5 FEBBRAIO:
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Mario Tronti è stato un tempo ispiratore (o bisogna dire piuttosto "cattivo maestro"?) dell'estremismo operaista sessantottino con il suo libro "Operai e capitale", provenendo dal gruppo dei Quaderni Rossi di Raniero Panzieri - e poi di Toni Negri, Alberto Asor Rosa, Massimo Cacciari (gli anni sono quelli dal 1961 al 1966, poi, con Classe Operaia, La Classe, Potere Operaio, quelli dal 1966 al 1973). Contribui allora potentemente, con la "forza delle idee", a determinare il percorso che porterà poi - logicamente - al terrorismo degli "anni di piombo". Oggi, ormai da tempo "trasformatosi" (ma non senza una intima coerenza... - che si tratti piuttosto della vicenda di uno "smascheramento" di tipo nicciano?) in  prode agente del Vaticano e quindi nel più pericoloso e subdolo sostenitore della infiltrazione della così detta "antropologia ratzingeriana" nella Sinistra, in unione con i suoi compari Giuseppe Vacca (sì, proprio quello di Gramsci...), Paolo Sorbi, Pietro Barcellona, in prima pagina sull'Unità scrive:
«Ha ragione Claudio Sardo...» (sic! e per farsi un'idea del peso e del pieno contenuto di questa sintetica affermazione d'esordio di questo articolo cfr. l'articolo di Claudio Sardo in questione, qui sopra)
«In gioco, un’immagine di società, il discorso sulle forme di vita, un’idea della pianta uomo e di convivenza umana...»
«C’è una comune disposizione d’animo, di anima politica, che unisce e raccorda oggi cattolici e sinistra, l’estraneità dell’individualismo dal proprio orizzonte generalmente umano, che è poi quello specificamente politico...»
«Si evidenzia qui il bisogno di una nuova unità, emergenziale, tra questione antropologica e questione sociale...»
«Con le unghie e con i denti, uscirne fuori, ecco un compito per cui vale la pena di battersi...»
"Con loro lo scontro è frontale!"
l’Unità 5.2.13
I cattolici, la sinistra e la sfida nazionale
di Mario Tronti

su questa pagina


SULL'UNITA', MERCOLEDI 6 FEBBRAIO:













Le cartucce dei “marxisti ratziongeriani” sono già finite? Dopo l’intervento del direttore Claudio “Bagnasco” Sardo sabato scorso e ieri quello del “mammasantissima” Mario Tronti (vedi qui sopra), oggi interviene a sostegno dell'infiltrazione vaticana nella sinistra, solo Giorgio Merlo, ex giornalista, oscuro deputato “di fila” dal collegio di Pinerolo...
Sul fatto però che i cattolici non siano “moderati”, siamo assolutamente d’accordo con lui! E' sempre stato vero. Almeno a far data dall'assassinio di Ipazia - voluto dall'amico di Sant'Agostino, San Cirillo - seguito poi da altri quasi venti secoli di massacri e di crimini del cristianesimo...
l’Unità 6.2.13
I cattolici democratici non sono «moderati»
di Giorgio Merlo

Deputato Pd
su questa pagina

nell'immagine: la copertina di uno dei volumi della Storia criminale del Cristianesimo, un'opera storica in 10 volumi di Karlheinz Deschner. Una scheda qui

SU REPUBBLICA, SABATO 2 FEBBRAIO:

Repubblica 2.2.13
“Togliatti e Sraffa nascosero il Quaderno mancante”
Franco Lo Piparo: nuovi dettagli sul caso del taccuino che avrebbe imbarazzato il Pci Il “Migliore” e il grande economista avrebbero sottratto il documento alla cognata del filosofo
di Simonetta Fiori

su questa pagina












GIUSEPPE VACCA, CON TRONTI, SORBI E BARCELLONA E' UN ACCANITO "MARXISTA RATZINGERIANO", PER COME E' LUI STESSO AD ESSERSI DEFINITO.
QUALCUNO E' DISPOSTO A CONSIDERARE UNO STUDIOSO SERIO UNO CHE COME LUI PROPUGNA UN'ANTROPOLOGIA BASATA SUI MITI DEL PECCATO ORIGINALE E DELLA RESURREZIONE DA MORTE DI GESU' NAZARENO???
Repubblica 2.2.13
La replica di Vacca “Un’ipotesi che sembra inverosimile”
di S. F.
su questa pagina

SULL'UNITA', DOMENICA 3 FEBBRAIO:

 



Qui di seguito la "risposta" pubblicata sull'Unità di domenica 3 dell'amico dei vari Vacca, Tronti eccetera a quanto era apparso sabato 2 su Repubblica: la presentazione del nuovo libro di Franco Lo Piparo sulle reponsabilità gravissime che emergono a carico di Togliatti nella tragedia di Antonio Gramsci.
In gioco è la difesa e la riproposizione della linea togliattiana e poi berlingueriana - da loro tuttora pervicacemente rivendicata - del Concordato in Costituzione, del compromesso storico con i clericali democristiani e col Vaticano, e infine del "partito di credenti e di non credenti" e dei "principi (o valori) non rinunciabili" che era molto già ben rappresentato sabato (vedi qui sopra) dal fondo di apertura del direttore del giornale Claudio "Bagnasco" Sardo e da Giuseppe "dirty tricks" Vacca su Repubblica...
Si danno freneticamente un gran daffare di questi tempi... E' che c'è un gran desiderio - e una grande necessità! - di ateismo, nella sinistra, e loro non ci dormono la notte...
l’Unità 3.2.13
L’invisibile «Quaderno»
Franco Lo Piparo rilancia la caccia con un altro saggio
Una spy story senza corpo del reato e basata su indizi estremamente fragili. Perché la tesi di un taccuino rubato è altamente inverosimile
di Bruno Gravagnuolo

su questa pagina


SUL CORSERA, LUNEDI 4 FEBBRAIO:


 










Grandi manovre! Il "comunista" Luciano Canfora lunedì 4, educatamente e un po' ambiguamente,  contribuisce allo smascheramento della operazione messa in atto da  Giuseppe Vacca per conto dei suoi consoci "marxisti ratzingeriani"
Corriere 4.2.13
I Quaderni di Gramsci erano trenta. Parola di Tania e di Togliatti
Le lettere della cognata e del Migliore citano il testo mancante
di Luciano Canfora

su questa pagina

SULL'UNITÀ, GIOVEDI 7 FEBBRAIO:


 












l’Unità 6.2.13
Il quaderno mancante
Lo Piparo rilancia la sua tesi del testo sparito di Gramsci
Sarebbe il trentesimo: «Poteva contenere affermazioni critiche nei confronti di Togliatti o del comunismo sovietico» sostiene lo storico nel libro appena uscito per Donzelli
di Oreste Pivetta

su questa pagina


Il libro di cui si parla:


Donzelli, Saggine, pag. VI-162, € 18
«Morto Gramsci (27 aprile 1937), la cognata Tania Schucht ha il controllo esclusivo dei Quaderni. Nessuno sa che cosa effettivamente contengano. Sono gli anni drammatici dei processi facili, con relative fucilazioni, ai comunisti che dissentono da Stalin. Palmiro Togliatti (il capo dei comunisti italiani in esilio) e Piero Sraffa (comunista coperto, stimato professore di economia a Cambridge, agente del Comintern) hanno buoni motivi per temere che i manoscritti contengano riflessioni politicamente pericolose. Bisogna metterli al riparo da occhi indiscreti. Bisogna leggerli prima degli altri, per decidere cosa farne. Dopo il successo de I due carceri di Gramsci (pubblicato nel 2012 e vincitore del premio Viareggio), che ha riaperto i termini della discussione attorno alla vicenda carceraria di Gramsci, il nuovo libro di Franco Lo Piparo pone al centro interrogativi cruciali: a chi Tania consegnò i quaderni?Come e quando andarono dall’Italia in Urss e, poi, dall’Urss in Italia? Perché le testimonianze sul loro numero non concordano mai? I protagonisti lasciarono tracce di un Quaderno occultato? Condotta con estrema cura filologica, e con il ritmo di un’appassionante ricostruzione degli indizi e delle prove, l’indagine di Lo Piparo porta, alla fine, a scoprire persino il numero di pagine del quaderno che non c’è.

Franco Lo Piparo è ordinario di Filosofia del linguaggio all’Università di Palermo. Tra i suoi lavori: Sicilia linguistica (1987), Aristotele e il linguaggio (2003), Saussure et les Grecs (2008), La pro position comme gnomon discret du langage (2008). Studia il linguaggio come cartina di tornasole di aspetti nascosti di fenomeni non linguistici. In Lingua, intellettuali, egemonia inGramsci (1979) documentò la provenienza dagli studi universitari di glottologia della nozione gramsciana di egemonia. Recentemente In Gramsci and Wittgenstein: An intriguing connection (2010) ha mostrato la strana e imprevista influenza di Gramsci su Wittgenstein via Sraffa».
dal sito di Donzelli editore, qui

si ringrazia Rossana Cecchi

«LO SCONTRO CON LORO E' FRONTALE» !
cfr. anche su LEFT n. 3.2013: "La Storia senza paraocchi", di Elisabetta Amalfitano




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sabato 24 novembre 2012




Altritaliani.net 4.11.12
Alle radici del dibattito per un nuovo pensiero della sinistra
Tra Gramsci e Togliatti
di Carlo Patrignani

Il Punto 12.11.12
Carmine Donzelli
Un nuovo approccio al pensiero politico di Gramsci nel libro sul "moderno principe"
di Carlo Patrignani

qui

Formiche.net 22.11.12
Incontro con Mauro Canali
La disputa culturale e politica su Gramsci
di Carlo Patrignani

qui

GIOVEDI 8 NOVEMBRE, SU RADIO 3 RAIPER WIKIRADIO È STATO TRASMESSO
"8 NOVEMBRE 1926, L'ARRESTO DI ANTONIO GRAMSCI"
CON DAVID BIDUSSA
LA REGISTRAZIONE È DISPONIBILE QUI
segnalazione di Rosella Cococcia e di Leda Di Paolo














Corriere 17.11.12
Ecco chi ha tradito Antonio Gramsci
Canfora indaga sull'arresto del padre del Pci
di Giuseppe Galasso
 

su spogli alla data del 17.11

Il Sole 24 Ore Domenica 18.11.12
Il Gramsci di Donzelli
Inclassificabile machiavellico
di Gabriele Pedullà
 

qui

l’Unità Lettere 19.11.12
Attualità di Gramsci
di Benedetta Lorenzi
Oggi come non mai l’assenza di senso civico sta minando le fondamenta della democrazia e della libertà del nostro Paese. La difficile congiuntura economica-politica e sociale che ci attanaglia deve trovare risposta e soluzione nel ritorno alla militanza politica. Gramsci, eternamente contemporaneo nei suoi scritti ci ricorda che «odio gli indifferenti, vivere vuol dire essere partigiani. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita». «Perciò continua il filosofo odio chi non parteggia». Odio che significa disprezzo per una sottovalutazione dell’etica dell’essere cittadino: partecipare alla vita della comunità significa, per il pensatore, e ancor con maggior forza per noi, dare pieno valore e concretezza all’idea di democrazia. Il popolo sovrano che partecipa, sceglie, si schiera, realizza pienamente se stesso, comprende il proprio valore storico e ha la forza di rivendicare i propri diritti. Ecco perché, oggi più che mai, si deve tornare a incontrarsi nelle piazze, nei luoghi pubblici a parlare, a testa alta, di politica. «Istruiamoci, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitiamoci, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizziamoci, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza». Adesso sta solo a noi partecipare ed esserci per l’Italia, bene comune di tutti e non di pochi.


SABATO 13 OTTOBRE HA AVUTO LUOGO
UN INCONTRO CON GIUSEPPE VACCA ALLA LIBRERIA AMORE E PSICHE
LA REGISTRAZIONE DELL'EVENTO È DISPONIBILE QUI
UNA PRODUZIONE ASSOCIAZIONE AMORE E PSICHE
REALIZZAZIONE TECNICA DI MAWIVIDEO
(vedi su "Segnalazioni"alla data di sabato 13 ottobre, qui)

Giuseppe Vacca, nel corso del dibattito in Libreria: «Togliatti capiva molto più di Gramsci! Per questo abbiamo avuto un grande Pci. Sin dalla fine degli anni Venti, mette da parte la concezione della tradizione marxista sul rapporto tra la religione e la politica, Gramsci resta un illuminista, capito? Non è che riconoscere che i rapporti Stato-Chiesa siano regolati (l'art. 7 della Costituzione), vuole dire convertirsi, ma avere una visione pluralista». [Sic!]
Gramsci aveva scritto: «I concordati intaccano il carattere di autonomia della sovranità dello Stato moderno. Lo Stato ottiene una contropartita? Certamente, ma la ottiene sul suo territorio per ciò che riguarda i suoi cittadini». 
trascrizione di Carlo Patrignani
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DA NON PERDERE, UNA INTERVISTA A CARMINE DONZELLI DEL 16 OTTOBRE:
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L'intervista a Carmine Donzelli su Gramsci
di Michele Lembo, andata in onda alle 15 di martedì 16 ottobre 2012 su Radio Radicale (55’)
LA REGISTRAZIONE È DISPONIBILE  SU QUESTA PAGINA

Antonio Gramsci
Il moderno principe
Il partito e la lotta per l'egemonia
2012, pp. LIV-266, € 20,00   €17,00
«Il moderno Principe. Sotto questo titolo potranno raccogliersi tutti gli spunti di scienza politica che possono concorrere alla formazione di un lavoro concepito e organizzato sul tipo del Principe di Machiavelli». Siamo agli inizi del 1932: Gramsci ha ormai preso la decisione di dedicare uno dei suoi Quaderni del carcere a una riflessione sul partito politico rivoluzionario e sulla lotta per l’egemonia. Nel 1930 aveva schizzato la prima idea di «un libro che traesse dalle dottrine marxiste un sistema ordinato di politica attuale del tipo Principe. L’argomento sarebbe il partito politico, nei suoi rapporti con le classi e con lo Stato: non il partito come categoria sociologica, ma il partito che vuole fondare lo Stato».
«Incarcerato alla fine del 1926, condannato dal Tribunale speciale nel 1928, Gramsci ha cominciato a lavorare ai Quaderni a gennaio del 1929. Ma il tema del «moderno Principe» non fa parte del progetto iniziale. Perché, a un certo punto della sua vicenda intellettuale e umana, Gramsci decide di concentrare la sua attenzione su questo tema? Si tratta di un puro esercizio di studio, o la sua riflessione ha origini, urgenze, obiettivi di natura politica attuale? Insomma: per chi è scritto, questo Quaderno 13? E soprattutto, contro chi è scritto? La risposta richiede un lavoro di decifrazione. Le note si riferiscono infatti a un materiale complesso, che va da Machiavelli a Marx, da Lenin a Bucharin, da Gioberti a Gentile (e Mussolini), da Sorel a Croce. Di più: quelle pagine sono scritte «in cifra», e non solo per sfuggire alla censura carceraria: anche per poter affrontare questioni delicatissime all’interno del suo stesso campo. Al meticoloso lavoro di decifrazione si dedica questa edizione fittamente annotata, curata da Carmine Donzelli. I concetti di crisi organica, rivoluzione passiva, egemonia, blocco storico non sono pure riflessioni teoriche: sono armi di lotta politica, contro l’avversario «di classe», ma anche contro i nemici interni. E se tra questi vi fossero anche coloro che si stanno adoperando per tenerlo in carcere? E se fosse proprio Togliatti uno degli antagonisti di questo Quaderno 13?».
Antonio GRAMSCI
una scheda dell’editore qui

Pubblico Giornale, 6.10.12
Passando per forza da Gramsci
di Alessandro Leogrande
qui

L'Unità, 6.10.12
Il pensiero di Gramsci è un affascinante palinsesto. Per tanti aspetti ancora un enigma
di Bruno Gravagnuolo
qui

Il Venerdì 28.9.12
A 75 anni dalla morte ancora tante bugie su Antonio Gramsci. Intervista a Carmine Donzelli
di Simonetta Fiori
qui
si ringrazia Pierpaolo Iacopini

IN SEGUITO, IL 19 OTTOBRE:
SONO DAVVERO ACCESSIBILI LE CARTE GRAMSCIANE?
CARMINE DONZELLI VS. SILVIO PONS
SUL VENERDI DI REPUBBLICA 19.10.12 
DISPONIBILE QUI 
segnalazione di Carlo Patrignani - si ringrazia Roberto Martina

SU LEFT 42.12, NELLE EDICOLE CON L'UNITÀ SABATO 20:
«Cambiare gli uomini per cambiare il mondo.
Fu l'intuizione forte del pensatore sardo. Ma il Pci non la raccolse.
Carmine Donzelli, curatore di una nuova edizione de Il Moderno Principe
rilancia la querelle»
Gramsci libero da Togliatti
di Elisabetta Amalfitano
L'ARTICOLO È DISPONIBILE QUI











I "MARXISTI RATZINGERIANI"...
SE LI CONOSCI LI EVITI:
MARIO TRONTI (L'EX TEORICO DELL'OPERAISMO SESSANTOTTINO), GIUSEPPE VACCA (LO STESSO CHE SOSTIENE LA CONTINUITÀ TRA GRAMSCI E IL TOGLIATTI DEL CONCORDATO -VEDI LA SCHEDA QUI SOPRA-...), PIETRO BARCELLONA (GIÀ NEL CSM, FILOSOFO ATEO CONVERTITOSI AL CATTOLICESIMO NEL 2010), TUTTI NEO-CATTOCOMUNISTI DEL PD, SULL'AVVENIRE, IL QUOTIDIANO DELLA CEI, I VESCOVI ITALIANI!!!

Avvenire 31.10.12
Chi ha smantellato l’etica che ci univa?
«Emergenza antropologica: per una nuova alleanza tra credenti e non credenti»
è il titolo del volume edito da Guerini e Associati (pagine 152, euro 16,50) in cui Pietro Barcellona, Paolo Sorbi, Mario Tronti e Giuseppe Vacca hanno raccolto i contributi scaturiti dalla pubblicazione su «Avvenire» del 16 ottobre 2011 di una loro lettera aperta e controcorrente sulla necessità di dialogo fra Partito democratico e mondo cattolico a partire dalle più scottanti questioni bioetiche e antropologiche affrontate dal magistero di Benedetto XVI. Per approfondire ragioni e sviluppi del dibattito «Avvenire» ha promosso una serie di incontri tra ciascuno dei quattro firmatari e altri importanti intellettuali
leggi tutto qui
oppure qui
 il precedente:
Mario Tronti: in un tempo remoto fu l'autore, amatissimo allora,  di "Operai e capitale", libro "cult" e fonte di ispirazione per tutta la generazione del '68 "operaista", Vacca: il presidente della Fondazione Gramsci, Barcellona: fino al 2010 ateo militante poi "folgorato sulla via di Damasco"...
l’Unità 17.10.11 (e Avvenire, il giorno prima, 16.10.11)
La lettera aperta
Il confronto può partire dal tema antropologico
Il Pd, partito di credenti e non credenti, pronto a discutere della crisi italiana, della tenuta dell’unità della nazione, della «sostanza etica» della democrazia
di Pietro Barcellona, Paolo Sorbi, Mario Tronti, Giuseppe Vacca
qui



«Non è un caso che Vacca sia il presidente dell'Istituto - ora Fondazione - che ha sempre difeso la tesi continuista fra i due capi-fondatori del comunismo italiano, una linea basata sulla rimozione dell'aspro conflitto politico che pure li divise (...) Quella operata da Vacca è una strategia dissimulativa: attenua il valore della polemica fra Gramsci e Togliatti»
il Venerdì di Repubblica 28.9.12
Carmine Donzelli
A 75 anni dalla morte ancora tante bugie su Antonio Gramsci
di Simonetta Fiori
segnalazione di Carlo Patrignani
«Quando comparve su Segnalazioni la foto di Gramsci, la nuvoletta bianca mi sussurrò “vedi che sono tornata!” Chinai la testa per la vergogna di aver dimenticato. Lo conobbi dopo la guerra e mi apparve subito come l’eroe solitario che esprimeva la sua identità scrivendo in prigione, la filosofia della prassi. Non poteva nominare comunismo».
Left Trasformazione 30.6.12
Nubi piccole e bianche
di Massimo Fagioli
qui
IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERVISTA A CARMINE DONZELLI
IN FORMATO DI TESTO È DISPONIBILE QUI 
COSA C'È DIETRO, ALCUNI PRECEDENTI (RECENTI) A PROPOSITO DI QUESTO SCONTRO (ANTICO):


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l’Unità, 8.6.12
D'Alema: falsità su Gramsci per delegittimare i partiti
di Bruno Gravagnuolo
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l’Unità 22.8.12
Nell’eredità di Togliatti c’è qualcosa di utile al Pd
di Michele Prospero
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l’Unità 25.8.12
Togliatti non appartiene all’eredità del Pd
di Arturo Parisi
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l’Unità 26.8.12
Perché Togliatti e De Gasperi sono un’eredità per il Pd
di Gianni Cuperlo
La Stampa 30.3.12
Gramsci sulla via del “comunismo liberale”

qui

Sette del Corsera 25.6.12
Il tutor segreto del detenuto Gramsci
di Mirella Serri

qui
il manifesto 22.6.12
Una storia aperta. Sorvegliato speciale
di Rossana Rossanda

qui


lL"PARTITO NUOVO DI TOGLIATTI": LA SVOLTA DI SALERNO E IL VOTO DEI COMUNISTI A FAVORE DEL CONCORDATO CON LA CHIESA CATTOLICA - FRA IL 1940 E IL 1947
Rivista on line di storia e informazione
Stalin e la chiesa ortodossa durante la seconda guerra mondiale
La pacificazione bellica
di Stefano De Luca
«Togliatti, l’allievo e l'agente di Stalin in Spagna prima e in Italia poi, con la svolta di Salerno si allea anche con la Democrazia Cristiana appena formatasi, abbandonando, con la pregiudiziale repubblicana, anche la pregiudiziale anticattolica, fino ad arrivare a votare a guerra finita il Concordato con la Chiesa, a cui si opposero invece socialisti e liberali»
Tempo presente, Vol. IX, n. 1, gennaio 1964
Togliatti in Spagna
di Gino Bianco

qui


cronologia.it
Togliatti, la "svolta di Salerno” e la struttura del “partito nuovo”
di Giancarlo Portas
qui
cronologie.it
La svolta di Salerno
di Pietro Secchia
qui

La svolta di Salerno
qui

Corriere della Sera 17.9.94
Documenti provenienti dall’Urss provano che Palmiro Togliatti ebbe disposizioni dirette dal capo del Pcus
Salerno 1944. la svolta di Stalin
di Dino Messina

l’Espresso 20.3.97
Articolo 7 della Costituzione: il voltafaccia di Togliatti
Colloquio con Vittorio Foa di Sandro Magister
qui

l'Espresso, 20.3.97
Resa al Vaticano
di Sandro Magister
nella stessa pagina, qui

Il Ponte, anno III, n. 4, aprile 1947
Art. 7: Storia quasi segreta di una discussione e di un voto
Note di un protagonista laico sulla discussione tenuta in sede di Assemblea costituente in merito al Concordato, e sul voto con il quale nel 1947 cattolici e comunisti, a grande maggioranza, approvano l'art. 7 della Costituzione
di Piero Calamandrei
nella stessa pagina, qui

Repubblica 10.6.10
Quando De Gasperi criticava il Concordato
di Piergiorgio Odifreddi
qui segnalazione di Giacomo Mutti

l’Occidentale 2.8.09
Affinità e divergenze tra il compagno Togliatti e il cattolico De Gasperi
di Curzio Malaparte
qui

Fondazione Istituto Gramsci
Togliatti e la storia d’Italia
Questione cattolica e questione vaticana prima e dopo il fascismo
le pagg 4 e 5 del documento disponibile qui

PUÒ ESSERE INTERESSANTE ANCHE LEGGERE "LA LETTERA DI BERLINGUER A MONS. BETTAZZI. 
storia dei rapporti tra socialismo e cattolicesimo in Italia", pubblicato da homolaicus qui
clicca sull'immagine per ingrandirla. Nell'immagine a sinistra: Il *Partito comunista non è ateo - Votate il Partito comunista italiano, votate per la Repubblica / [committente Partito comunista italiano]. - [Roma? : s.n., 1946]. - 1 manifesto : b.n. ; [70x100 cm.]. qui







«Togliatti, l’allievo e l'agente di Stalin in Spagna prima e in Italia poi, con la svolta di Salerno si allea anche con la Democrazia Cristiana appena formatasi, abbandonando, con la pregiudiziale repubblicana, anche la pregiudiziale anticattolica, fino ad arrivare a votare a guerra finita il Concordato con la Chiesa, a cui si opposero invece - purtroppo inutilmente - i socialisti e i liberali» 
Antonio Gramsci aveva scritto: «Il Vaticano è senza dubbio la più vasta e potente organizzazione privata che  sia mai esistita. ...  la più grande forza reazionaria esistente in Italia, forza tanto più temibile in quanto insidiosa e inafferrabile... Il Vaticano è un nemico internazionale del proletariato rivoluzionario. È evidente che il proletariato italiano dovrà risolvere in gran parte con mezzi propri il problema del papato, ma è egualmente evidente che  non vi arriverà da solo, senza il concorso efficace del proletariato internazionale...» (su La Correspondance Internationale, nel 1924, qui)























































GIUSEPPE VACCA, MARIO TRONTI, PIETRO BARCELLONA E SOCI: I "MARXISTI RATZINGERIANI" E L'"AVVENIRE":
Pietro Barcellona, Paolo Sorbi, Mario Tronti, Giuseppe Vacca
Emergenza antropologica
Per una nuova alleanza tra credenti e non credenti
Editore: Guerini e Associati € 16,00, 2012

«Il 16 ottobre 2011 Avvenire pubblica la lettera aperta "L'emergenza antropologica: per una nuova alleanza", firmata da Pietro Barcellona, Paolo Sorbi, Mario Tronti e Giuseppe Vacca. La lettera ha da subito suscitato un acceso ed entusiasmante dibattito. In questo libro sono raccolte le prime risposte di credenti e non credenti, teologi, politici, filosofi, uomini di chiesa, impegnati a riflettere su una delle provocazioni culturali ed etiche più significative degli ultimi anni».

«La manipolazione della vita, originata dagli sviluppi della tecnica e dalla violenza insita nei processi di globalizzazione in assenza di un nuovo ordinamento internazionale, ci pone di fronte a una inedita emergenza antropologica. Essa ci appare la manifestazione più grave e al tempo stesso la radice più profonda della crisi della democrazia. Germina sfide che esigono una nuova alleanza fra uomini e donne, credenti e non credenti, religioni e politica. Pertanto riteniamo degne di attenzione e meritevoli di speranza le novità che nel nostro Paese si annunciano in campo religioso e civile." La lettera di Pietro Barcellona, Paolo Sorbi, Mario Tronti e Giuseppe Vacca, di cui qui riportiamo l'incipit, non poteva non suscitare un acceso ed entusiasmante dibattito. In questo libro sono raccolte le prime risposte di credenti e non credenti, teologi, politici, filosofi, uomini di chiesa, impegnati a riflettere su una delle provocazioni culturali ed etiche più significative degli ultimi anni».
LEFT 9 9 marzo 2013
L’intesa impossibile
Li chiamano marxisti ratzingeriani. Propongono l’alleanza tra pensiero laico e cattolico contro liberismo e individualismo

Ma questa tesi non funziona. E non ha fatto un buon servizio alla sinistra
di Andrea Ventura

qui